Ogni tanto, a casa spegnere la tv per ascoltare un po’ di musica potrebbe essere una buona idea. Perché fa bene a tutta la famiglia, non solo ai bambini: anche per gli adolescenti è la risposta a molte situazioni a rischio. Studi clinici hanno dimostrato che ascoltare musica fin da piccoli è un efficace strumento di crescita, in quanto favorisce l’attivazione motoria ed intellettiva. Ed è utile anche dal punto di vista dello sviluppo emotivo: favorisce il coinvolgimento, la partecipazione, la socializzazione. Fa bene al cervello: perché stimola la memoria, contribuisce ad abbassare i livelli di stress, e a migliorare il tono dell’umore. Un team di ricercatori della Mc Gill University di Montreal ha passato in rassegna 400 studi che mettono in relazione musica e salute. A capo del progetto, Daniel J. Levitin prima musicista rock e produttore musicale, vero esperto del settore: come neuroscienziato oltre ad aver guidato il gruppo di ricerca ha scritto numerosi libri che mettono in evidenza il legame tra musica e salute. Quello più noto è “Fatti di musica” ed è dove ha dimostrato che la musica stimola un numero di parti di cervello superiore a qualsiasi altra attività. Come fare allora ad ottenere il massimo risultato? Una ricerca dell’Università di Taiwan dice che ascoltare un brano musicale prima di svolgere un’azione di tipo cognitivo migliora la prestazione. Basta una canzone sola: tre – quattro minuti al massimo e basta una melodia toccante a migliorare la memoria
E non è l’unico effetto, ne abbiamo trovati sette in tutto.
E non è l’unico effetto, ne abbiamo trovati sette in tutto.
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