"La relazione più importante, difficile ed emozionante è quella con se stessi"
(sex and the city)
Per questa seconda tappa del nostro viaggio insieme, ho pensato di parlarti di un argomento piuttosto important: l'Amore verso sé.
Inizio con una domanda all'apparenza semplice ma alla quale, forse, farai difficoltà a rispondere: quanto amore nutri verso te stesso? quanto senti di amarti? e da cosa te ne accorgi?
Si lo so forse non è poi così semplice come domanda o... forse, non è così semplice comprendere quanto ti vuoi bene in realtà? Ma vediamo meglio cosa intendo.
Nella nostra prima tappa più volte ho fatto accenno al fatto che spesso noi valutiamo il nostro valore attraverso ciò che facciamo. Questo è sbagliato. Purtroppo è un errore che facciamo in molti, ma è pur sempre un errore.
A volte (spesso! purtroppo), non pensiamo con la nostra testa, ma ci adattiamo a pensare così come pensa la maggior parte della gente, così come la cultura ci impone, così come le figure di riferimento fondamentali nella nostra vita ci insegnano e trasmettono. Ma questa è una catena senza fine... finchè tu non ti rendi conto che basta! che non vuoi più pensarla in quel modo disfunzionale, in quel modo che ti fa soffrire, che non ti fa arrivare a quello che sarebbe il vero successo nella vita: quello di amare te stesso semplicemente per ciò che sei.
Con questo non intendo dire che non dobbiamo tentare di modificarci o di migliorarci. Dico solo che il primo passo per stare bene con noi stessi è quello di accettarci e amarci. E proprio nel momento in cui ci accettiamo possiamo guardare bene come siamo, il nostro valore fondamentale e, volendoci bene, potremo accorgerci meglio e accettare i nostri "errori", i nostri "limiti", i nostri "difetti" e finalmente modificarli, se lo riteniamo necessario o importante.
Ma come si fa? Come si fa ad "amarsi"?
Spesso nella mia pratica come psicoterapeuta mi capita di lavorare con persone che affermano su di sé cose come: "non sono riuscito a superare questo esame universitario...sono una frana, un buonanulla! avrei dovuto, avrei potuto...".
Ma riflettiamo un attimo su quest'affermazione:
Esame andato male. Perché? non ho studiato abbastanza/ho avuto un vuoto di memoria/mi sono emozionato= IO SONO una frana.
Qual è l'errore?
Giudicare da un errore che ho commesso, dunque da un comportamento emesso (male), la mia ESSENZA. Il giudizio è su me, non su ciò che ho sbagliato/fatto male.
Sono sicura che ti è capitato. Sono certa che la maggior parte delle persone fa questo errore, in automatico. Non lo facciamo apposta, ci é stato tramandato, l'abbiamo copiato, assorbito.
Ma come pensi che possa influire su questa persona un tale giudizio totalizzante? Qual è l'effetto che avrà al suo interno e poi, di conseguenza, sul suo comportamento/atteggiamento futuro?
Inciderà ovviamente sulla sua auto-stima, ovvero sull'immagine che ha di sé. E se la sua auto-stima è bassa (perché di certo dicendosi che è un buonanulla quella è l'immagine che avrà di sé! il che non è affatto piacevole), secondo te, cosa rischia che succeda?
Una persona con problemi di auto-stima un giorno mi ha detto: "io tendo a dare per scontato quando riesco a far bene una cosa. Ma quando sbaglio sono molto severo con me e mi arrabbio dicendomi che sono uno stupido! Lo faccio per spronarmi". La mia risposta è stata: "e come pensi di costruire la tua auto-stima e, dunque, essere sereno se ogni volta che sbagli ti giudichi come persona, e in più quando invece fai qualcosa fatto bene lo svaluti non riconoscendolo e non celebrandolo?".
Non è facile celebrare i nostri successi, ma svalutarci per i nostri errori si. Però, lo ripeto, è un errore.
L'insoddisfazione, la dipendenza affettiva, la dipendenza dalle droghe o dai videogiochi e molti mali del nostro secolo sono causati dal Non Amore verso Sé. Giudicare il nostro valore dai nostri comportamenti, dai nostri successi o da ciò che possediamo (peggio ancora!) crea una frattura incolmabile dentro di noi, un vuoto esistenziale che crea un vortice infinito di alti e bassi interiori a seconda di ciò in cui riesco o in cui fallisco, che faccio bene o che faccio male, a seconda di chi mi ama o chi non mi ama più, dalla droga che assumo o non assumo...
L'amore verso noi stessi non è egoismo, come ci insegnano, non è atto narcisistico, è la chiave della felicità, della serenità. E se sono sereno posso fare tanto anche per gli altri. Sarò più aperto, più benevolente, più empatico. E questo è egoismo? Io non credo proprio.
Gererdo Schmedling Torres (filosofo colombiano) ha detto che quando ami te stesso smetti di trovare motivi per lottare, soffrire ed entrare in conflitto con la vita. E' vero, è proprio così: quando smetti di basarti sui tuoi comportamenti per sapere se vali o no, oppure sull'amore che gli altri nutrono nei tuoi confronti, finalmente ti liberi dal conflitto interiore.
Eh si, perché quando qualcuno ti avanza una critica o te stesso ti critichi per un tuo comportamento è molto più difficile accettare l'errore.
Prova a dirti questa frase: "non hai fatto un buon lavoro, sei un imcompetente!", che effetto ti fa?
E ora prova a dirti questa: "non hai fatto un buon lavoro, sono sicuro che puoi fare meglio", come ti fa sentire? Immagino che la prima ti butti giù di umore. Beh si, perché intacca il tuo valore personale. Mentre la seconda, anche se ti fa notare il tuo errore, non giudica la tua essenza, anzi ti incita a far meglio.
Possiamo accettare i nostri errori solo quando siamo sicuri di noi. Non dipende tanto dall'umiltà quanto dall'auto-stima, da quanto sono solido dentro. Se non lo sono, ogni insuccesso avrà lo stesso effetto del vento sulle nuvole, si spostano a seconda di come soffia.
Qualche suggerimento pratico per imparare ad amarti?
Beh oltre a riflettere su tutto ciò che abbiamo detto finora e, dunque, lavorare sulle tue convinzioni disfunzionali che ti portano a giudicare il tuo valore dai tuoi comportamenti (e quindi a non amarti)... sicuramente ci sono aspetti importanti da sviluppare per aumentare il tuo valore personale.
Vediamoli in questo elenco (da approfondire nelle nostre prossime tappe):
1. cura il tuo corpo: l'alimentazione, l'esercizio fisico
2. esprimi le tue idee
3. passa del tempo da solo per riflettere, per prandere contatto con te
4. porta a termine i tuoi progetti/lavori/impegni
5. apriti agli altri, passa del tempo con gli altri
6. smetti di cercare la perfezione
7. smetti di paragonarti agli altri
8. impara a dire No
9. valorizza i tuoi punti di forza (piuttosto che focalizzarti sui tuoi limiti!)
10. esprimi gratitudine spesso nei tuoi confronti per come sei o per qualcosa he hai fatto
11. mantieni le distanze da chi ti fa soffrire
12. coltiva i tuoi sogni
13. fai qualcosa per uscire dalla tua zona di comfort
Ci sentiamo per la prossima tappa e buon lavoro! ;-)
Sarah